About Health: nuove tecnologie e benessere psicofisico le nuove consapevolezze degli italiani

Nomisma ha realizzato una ricerca sui driver che guidano le nuove abitudini e le scelte degli italiani in ambito healthcare. I risultati completi dello studio verranno presentati in occasione dell’evento About Health, dedicato a trend, normative e strategie di web marketing nel settore salute, che si terrà a Bologna il prossimo 23 maggio.

Rispetto a 5 anni fa, il 37% degli italiani dichiara di essere maggiormente interessato al proprio benessere fisico, mentre oltre un terzo è più attento al benessere psicologico, con un picco del 40% nella fascia di età tra 18 e 29 anni (fonte: Osservatorio Sanità UniSalute).
Nonostante l’aumento del costo della vita, le famiglie italiane sembrano decise di non rinunciare alle spese sanitarie, limitando invece quelle per beni e servizi ritenuti non essenziali.

Preferite le strutture private a discapito di quelle pubbliche

La crisi sanitaria connessa alla diffusione della pandemia Covid-19 ha indubbiamente influenzato l’approccio degli italiani al tema salute e al tema del ricorso a cure e visite mediche. Al tempo stesso, ha condizionato anche l’operato delle strutture sanitarie italiane.

Ma a chi si rivolgono gli italiani per i controlli e le cure?
Dopo la pandemia, circa 13 milioni di persone hanno preferito prestazioni in libera professione, erogate da strutture private. 
Tra i criteri che guidano questa scelta, oltre a tempi di attesa inferiori (72%), anche maggiore disponibilità di date e orari per visite o esami (43%) e maggiore semplicità nel prenotare la visita o l’esame (28%).

Le tecnologie al servizio della sanità

Un altro criterio riguarda la disponibilità di tecnologie avanzate (fonte: Osservatorio Sanità UniSalute).
A questo riguardo, il tema della trasformazione digitale del settore healthcare gioca un ruolo rilevante, tanto che la gran parte delle aziende sanitarie in Italia stanno dedicando ingenti risorse su questo fronte. Nel 2022 gli investimenti sono stati 1,8 miliardi di euro, soprattutto per cybersecurity, cartella clinica elettronica e telemedicina.

Del resto, 1 adulto su 3 utilizza strumenti digitali nell’ambito del benessere e della salute, considerando l’opportunità, in particolare, in termini di semplificazione all’accesso e all’utilizzo dei servizi (47%), maggiore possibilità di scelta (38%) e maggiore continuità nella cura (32%).

La digitalizzazione riguarda soprattutto la fase di ricerca di un servizio

Nel complesso, il processo di digitalizzazione in ambito salute rappresenta una modalità integrativa della fruizione del servizio. Il contatto diretto con medici e professionisti sanitari non è messo in discussione, rappresentando sempre la modalità di interazione cruciale con il paziente.
Piuttosto, la digitalizzazione riguarda soprattutto la fase di ricerca di un servizio adeguato alle proprie esigenze.

Nelle fasi preliminari di individuazione della struttura a cui rivolgersi gli italiani si affidano infatti principalmente a internet, ritenuto più efficace per gli utenti del Nord Italia, mentre al Sud e nelle Isole il principale strumento è il passaparola e nelle regioni del Centro trova maggiore riscontro l’azione di promozione intrapresa dalle strutture sanitarie, realizzata tramite spazi fissi dedicati.